Quando un’impresa accede a un finanziamento bancario, spesso si concentra solo su tasso d’interesse, durata e garanzie richieste. Tuttavia, c’è un elemento fondamentale che viene troppo spesso sottovalutato: i covenant aziendali.
Comprendere cosa sono i covenant e come impattano sulla vita dell’azienda è oggi una competenza imprescindibile per ogni imprenditore consapevole.
I covenant sono clausole contrattuali inserite nei contratti di finanziamento tra banca e impresa. Si tratta di impegni che l’azienda assume per tutta la durata del finanziamento e che, se non rispettati, possono attivare conseguenze anche gravi: dalla revisione delle condizioni al rientro immediato del credito.
In altre parole, i covenant sono una forma di controllo e monitoraggio costante che la banca esercita sull’equilibrio finanziario dell’impresa.
Esistono diverse tipologie di covenant, non sono tutti uguali.
I covenant si suddividono in due grandi categorie:
1. Financial Covenant
Sono parametri numerici che l’azienda si impegna a rispettare. Alcuni esempi:
- DSCR (Debt Service Coverage Ratio): rapporto tra la cassa generata e il debito da rimborsare
- PFN/EBITDA: misura dell’indebitamento in rapporto alla redditività
- Leverage: rapporto tra capitale di debito e capitale proprio
2. Negative e Positive Covenant
- Negative: impegni a non fare determinate azioni (es. non distribuire dividendi oltre una certa soglia, non contrarre nuovi debiti, non cedere asset strategici)
- Positive: obblighi di fare qualcosa (es. inviare report periodici, rispettare tempi di rendicontazione, mantenere coperture assicurative)
I covenant sono molto importanti per l’impresa poiché sono un vero e proprio barometro di fiducia tra banca e azienda.
Se li rispetti, la banca ha fiducia nella tua capacità di gestione e può offrirti condizioni migliori o ulteriori linee di credito.
Se li violi, si può aprire un contenzioso o un deterioramento della relazione bancaria.
Inoltre, la violazione di un covenant può essere segnalata nei sistemi informativi bancari (Centrale Rischi) e compromettere l’accesso a nuovi finanziamenti, anche da altri istituti.
Come può un’impresa gestire al meglio i covenant?
Ecco alcune buone pratiche:
- Leggere attentamente i contratti prima di firmare un finanziamento
- Monitorare regolarmente gli indici finanziari richiesti dalla banca
- Dialogare in modo trasparente con il proprio referente bancario
- Negoziare covenant realistici e sostenibili in fase di stipula
- Affidarsi a un consulente per valutare l’impatto dei covenant sulle strategie aziendali
Quindi i covenant non sono vincoli, ma strumenti di fiducia
I covenant non devono essere percepiti come un ostacolo, ma come una leva di relazione e trasparenza tra banca e impresa.
Conoscerli, gestirli e negoziarli con consapevolezza consente all’azienda di proteggere l’equilibrio finanziario e rafforzare la propria affidabilità creditizia.
Una finanza d’impresa ben gestita parte anche da qui!